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giovedì 13 settembre 2007

Capo Nord-giorno undici


Giovedì 26 luglio

Sono in centro a Trondheim alle nove e in giro c'è pochissima gente. Non c'è da preoccuparsi del parcheggio perchè le strade sono vuote, il mercatino della piazza sotto la colonna che regge la statua di san Olav sta montando ora le bancarelle. Leggendo le tabelle appese ai negozi noto che molti esercizi non aprono prima di mezzogiorno.

Il duomo è molto bello, le prime mura sono state edificate intorno all'anno 1100, sulla tomba di re Olav, il sovrano che rese cristiana tutta la regione scandinava. É meta di pellegrinaggio cristiano nel nord Europa, così come Gerusalemme lo è a est, Roma a sud e Compostela a ovest (che è l'unico che mi manca). Le vetrate sono moderne e bellissime, l'organo è spettacolare, e infatti fervono i preparativi per il festival musicale che si tiene ogni anno in questo periodo, con il consueto corollario di bancarelle che vendono costumi e armi medioevali. C'è anche una zona dove chi vuole può provare a lavorare la pietra come gli antichi vichinghi, con sega, scalpello e martello, di moderno ci sono a disposizione gli occhiali protettivi.

Faccio un giro per il centro che frattanto si è animato e trovo una citta proprio piacevole, poi risalgo in macchina e mi dirigo al nord.

I primi km passano immersi in un paesaggio bucolico, collinette verdi con la chiesa circondata da alberi, più in basso fattorie rosse con le porte e le finestre bianche che sorvegliano i campi di grano che finiscono quando inizia il mare. Mano a mano che proseguo verso nord, il panorama diventa decisamente alpino, non costeggio più il fiordo, ma un fiume, il più delle volte tranquillo, raramente con qualche rapida, i campi sono sostituiti da foreste e la neve appare sulla cima dei monti. Improvvisamente la strada passa sotto un grande arco con la scritta "Benvenuti nel Nord-land", così , mi fermo e scatto la foto di rito. Dall'immancabile ufficio turistico faccio incetta di opuscoli, anche in italiano, e leggo una agghiacciante statistica sulla strada che devo fare, la E6: nel tratto di strada che mi aspetta c'è il 30% di incidenti mortali in più rispetto a tutta la Norvegia, perciò, conclude il cartello," riduci la velocità e goditi il viaggio". Da quel momento ho ridotto sì la velocità, ma il viaggio non me lo sono goduto molto.

Superata di qualche km Mo i Rana, pianto le tende in un campeggio in cui conosco una strana coppia: lui norvegese dalle poche parole, lei brasiliana che parla l'italiano imparato ascoltando la televisione!

2 commenti:

Labelladdormentata ha detto...

A volte viaggiare ci porta strane sorprese! Noi a Berlino abbiamo trovato una taxista berlinese che aveva sposato un napoletano e che aveva vissuto a Napoli un sacco di anni. A Parigi invece, dopo aver cercato di parlare in francese con il taxista, abbiamo scoperto che era italianissimo, ed è stato veramente molto gentile!

Rita e MImmo ha detto...

Noi siamo stati a Santiago di Compostela e Cabo da Roca (Capo Ovest) nel 2005 e pensiamo di andare a Capo Nord nel 2008.
Se vuoi notizie puoi leggere il nostro blog:
http://ritaemimmo.blogspot.com
o scriverci.
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Rita e Mimmo