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domenica 30 agosto 2009

Israele-giorno sette, martedì


Il viaggio verso sud è finito, mi dirigo verso nord, seguendo il lato sinistro dell'immaginario triangolo Tel-Aviv/En Gedi/Eilat/Tel-Aviv. Con rimpianto per non aver usato la jacuzzi e la piscina dell'albergo, lascio Las Vegas, cioè Eilat, prossima tappa Timna Park nel deserto del Negev, uno spettacolare parco naturale. Rocce modellate dal tempo, canyon colorati, miniere di rame ed altro ancora mi tengono impegnato per un paio d'ore.
Lungo viaggio verso nord e in un paesaggio sassoso e montagnoso, raggiungo il bordo del cratere di Mitza o Makhtesh Ramon, un cratere profondo 2-300 metri, largo 10 km e lungo 40 km. Dopo pranzo raggiungo il sito di Avdat, in epoche sucessive antica città ebraica, nabatea, romana e bizantina. Sono le 16.00 e quindi è già chiuso, ma visto che ci sono ancora turisti che lo stanno visitando, eccezionalmente lo riaprono solo per me.
La tappa sucessiva è la tomba di Ben Gurion il primo capo di governo del neonato stato di Israele ed infine raggiungo il kibutz di Mashabim Sade a circa 30 kilometri a sud di Beer Sheva, capitale di questa regione. Il ristorante è diviso in due sale: in una si mangia la carne, e nell'altra si mangiano i derivati dal latte ( più kosher di così è difficile!) ad ogni modo si mangia benissimo. Il letto infine mi attende.

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