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martedì 27 maggio 2008

Israele-giorno quattro, sabato


Tappa di trasferimento: coraggiosamente mi metto in macchina per trovare le famose vetrate di Chagall nella sinagoga dell'ospedale di Hadassa, ma essendo sabato, è chiusa. Torno alla città vecchia per visitare il Santo Sepolcro dove regna una discreta confusione, tanto è vero che le guardie copto-cristiane usano spintoni, pugni e calci per far rispettare la fila di gente che vuole visitarlo (!). Altre due ore le perdo per aspettare di sedermi al ristorante (ne valeva la pena!) e infine riesco a perdermi più volte prima di imboccare la strada numero 1 che porta al Mar Morto. Faccio la lunga discesa che dagli 800 metri di altitudine di Gerusalemme, mi porta ai meno 400 di Ein Gedi attraversando uno spettacolare deserto dove mi appare una antilope come un miraggio. Il kibutz di Ein Gedi è un giardino botanico stupendo, dove mangio a buffet e vado a dormire.


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