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martedì 28 agosto 2007

Capo Nord-giorno due


Martedì 17 luglio 2007

Notte un po' fredda, alle 6,30 mi alzo e mi metto in viaggio fino a raggiungere una stazione di servizio dove faccio il pieno di tea e di benzina e uso una toilette che costa 50 centesimi, ma pulisce automaticamente l'asse tutte le volte che si tira l'acqua, in più i 50 centesimi ti vengono rimborsati al bar quando compri una bottiglietta d'acqua.

Tappone di trasferimento piuttosto faticoso, perché mi devo fermare più volte per non addormentarmi al volante. Il paesaggio è molto vario, con tanti boschi intervallati a campi coltivati, villaggi con case bianche e tetti rossi, alte al massimo due piani, laghetti e colline. Ogni tanto appaiono slanciati verso il cielo gruppi di tre o quattro mulini a vento bianchi, alti trenta metri, con le pale lunghe dieci metri che offrono un piacevole contrasto high-tech col paesaggio bucolico

Arrivo finalmente a Kiel e sbagliando la strada solo un paio di volte, alla fine alle 14 e 15 raggiungo l'imbarco per Oslo, dove mi dicono che per quel giorno la nave era piena e avrei dovuto riprovare l'indomani! Fortunatamente mi suggeriscono il piano B: cercare di imbarcarmi per Göteborg, e da lì l'indomani in tre ore di macchina raggiungere Oslo.

Sempre meglio del piano C, cioè dormire a Kiel e imbarcarmi il giorno dopo o il piano D, che avevo già scartato: raggiungere Oslo in macchina, altri 1300 km!

Alla biglietteria mi dicono che mi danno uno degli ultimi posti disponibili (WOW!) e alle 15 e 30 sono a bordo (unico italiano, che io sappia), mi sdraio al sole su una sdraio e non mi muovo di lì fino alle 19,30, ora della partenza. A proposito del sole, a queste latitudini sembra che il tempo non passi mai: le ore scorrono, ma il sole è sempre fermo nella stessa posizione o quasi. Mentre tutti quanti si riempiono di birra, wurstel e salse varie, io vado al ristorante dove qualche meccanismo alla cassa si inceppa, perché riesco a servirmi un ricchissimo buffet e quando ho finito nessuno mi chiede di pagare.

Armato di macchina fotografica mi godo uno dei tramonti più belli che abbia mai visto, con il sole che rimane visibile completamente mezzo dentro e mezzo fuori dall'acqua.

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